Biathlon Urbana e di Montagnana di Padova 2015


Montagnana di Padova – Il biathlon di caratura mondiale, sport che abbina sci di fondo e tiro con la carabina al poligono, è stato, per due giorni, al centro dell’attenzione nel territorio dei Comuni di Urbana e di Montagnana di Padova. Sugli scudi un ex atleta di Coppa del Mondo e una giovane promessa ‘azzurra’.

L’iniziativa, promossa dal procuratore sportivo modenese Roberto Giovannini, ha visto come protagonisti, infatti, gli altoatesini Markus Windisch, quinto alle Olimpiadi di Sochi 2014 nella staffetta maschile, vincitore in Coppa del Mondo sempre in staffetta, e Carmen Runggaldier, nona ai Campionati del Mondo juniores due stagioni fa e vincitrice di tre titoli italiani di categoria.

Determinante è risultato poi il sostegno all’iniziativa fornita dal sindaco di Urbana Marco Balbo, che spiega: “Ho immediatamente colto l’importanza di avere sul nostro comprensorio due atleti di spessore mondiale. Mi è subito piaciuto che l’iniziativa vedesse anche protagonisti i gruppi sportivi del territorio e gli studenti. Così l’ho sostenuta e dato un contributo all’organizzazione. E il bilancio finale è stato molto soddisfacente”.

Giovannini e i due atleti sono arrivati inizialmente a Urbana; nella loro prima serata in territorio padovano hanno incontrato le associazioni sportive di Urbana accompagnati dal sindaco Balbo. Circa un’ora di botta e risposta, tra le domande dei dirigenti e gli atleti. Al termine, foto di rito e selfie a go go a testimonianza dell’incontro, in qualche modo, ‘storico’ per il piccolo centro. Al mattino successivo, dalle 9 alle 13, incontro, in occasione della loro assemblea d’istituto, con i ragazzi dell’Educandato Statale ‘San Benedetto’ di Padova.

Al termine, in un momento di confronto anche con i mass media, Roberto Giovannini ha stilato il bilancio della due giorni. “Gli atleti per i quali lavoro hanno contrattualmente l’obbligo d’incontrare gratuitamente alcune scuole italiane. A Montagnana abbiamo trovato un istituto, guidato dal dirigente scolastico dell’Educandato Lucia Canazza e dalle docenti di educazione fisica Cinzia Businaro e Laura Frison, davvero molto, molto preparato. I ragazzi, condotti dai loro rappresentanti Elisa Mori e Benedetta Esposito, hanno affrontato con tutti noi temi quali il doping, la preparazione atletica, l’importanza dell’alimentazione, il rapporto scuola sport e quello con il denaro. Ora, così come vale per la scuola – termina Giovannini – vedremo se anche il territorio si dimostrerà interessato a sviluppare con tali atleti, e non solo, opportunità di partnership e d’implementazione, pure commerciali, come già avviene in altre zone d’Italia con gli sport invernali”.

Molto soddisfatti anche gli atleti.

Il più esperto Markus Windisch, che ha ora deciso di appendere definitivamente gli sci al chiodo e di avviare il percorso da allenatore spiega: “Con Roberto avevo già incontrato delle scuole in Veneto. L’esperienza è esaltante e ci permette di far conoscere maggiormente uno sport come il biathlon. E’ stato poi davvero avvincente confrontarsi con le associazioni sportive di Urbana. C’è stato un bel momento di entusiasmo nei nostri confronti”.

La giovane Carmen Runggaldier, invece, sull’esperienza al ‘San Benedetto’, ha chiosato “Per me, invece, era la prima volta in assoluto di un confronto così serrato con gli studenti. L’ho trovato particolarmente interessante e mi ha colpito, in particolare, il livello di preparazione degli studenti più giovani”.

Nel tardo pomeriggio della seconda giornata, accompagnata dalla docente del ‘San Benedetto’ Laura Frison, la delegazione del biathlon ha visitato le emergenze storiche e architettoniche del centro di Urbana e messo a punto i primi contatti con alcune realtà imprenditoriali della zona per dare una continuità a tale primo approccio, nella speranza che gli sport invernali possano contribuire, nel loro piccolo, ad aprire nuove fette di mercato in favore di alcune realtà economiche del comprensorio.

Roberto Giovannini



Categoria: Eventi
Scritto il: 4-05-2015